lunedì 22 dicembre 2008

La vita virtuale ... inizia da piccoli?

Dietro i vetri di una stanza d'ospedale, la sveglia al mattino era sempre troppo presto: fuori ancora il buio con le strade illuminate dai lampioni, le automobili, il parco, i palazzi, le insegne luminose .... Era troppo presto, ma tutti i bambini dovevano alzarsi e fare colazione ... così presto...

Poi passavano i dottori con le infermiere ... Poi passava la giornata ... e sempre eri inadeguata ...

Aspettavi con ansia l'arrivo di papà ... ti portava qualcosa, il libretto di "Bianchina, la pecorella sciocchina", ti lasciava i soldini per la bibita ... Mentre la mamma non veniva mai .....

Ogni mattina guardavi dietro quei vetri ..... pensando, immaginando, aspettando ..... quando sarebbe cambiato .....

Ed hai passato la vita aspettando .....




IL ROVESCIO



Mi sono rivoltata come un vestito logoro,


di velluto rosso.


Da molto tempo desideravo farlo.


Sta nevicando.


Guardo estasiata fuori dai vetri


di questo bianco edificio.


Solo qualche bambino gioca con la neve,


e la mangia, come per dissetarsi.


Io l'ho già fatto. E sono stanca,


tanto stanca, di ripetere ai medici:


"Ho trovato il mio rovescio".



(Molti anni dopo ... Molti anni fa ...)

2 commenti:

  1. quello che hai dentro è molto bello mi è venuto in mente quando,ero piccolo.

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  2. anche a me, soprattutto perchè ho trascorso un bel pò di tempo in ospedale!.
    sei molto delicata e profonda.
    Complimenti

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